Un'Ostetrica al tuo fianco...
La Carta dei Diritti della Partoriente
Nel 1985 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un documento che, in 15 punti oraccomandazioni, fissa i diritti di una partoriente durante tutto il corso della gravidanza, in particolare riguardo alla necessità di ricevere un’adeguata assistenza dall’equipe medica e di pianificare con il ginecoloco o l’ostetrica tutti i momenti del travaglio e del parto.
-
Per il benessere psicologico della neo-madre deve essere assicurata la presenza di una persona di sua scelta – familiare o non – e poter ricevere visite nel periodo post-natale
-
A tutte le donne che partoriscono in una struttura deve venir garantito il rispetto dei loro valori e della loro cultura
-
L’induzione al travaglio deve essere riservata solo per specifiche indicazioni mediche e in nessuna regione geografica si dovrebbe avere un tasso superiore al 10%
-
Non c’è nessuna giustificazione in nessuna regione geografica per avere più del 10 – 15% di cesarei
-
Non c’è nessuna prova che dopo un precedente cesareo sia richiesto un ulteriore cesareo per la gravidanza successiva: parti vaginali, dopo un cesareo, dovrebbero venir incoraggiati
-
Non c’è nessuna indicazione per la rasatura del pube e per il clistere prima del parto
-
La rottura artificiale delle membrane, fatta di routine, non ha nessuna giustificazione scientifica e su richiesta, si raccomanda solo in uno stato avanzato del travaglio
-
Durante il travaglio si dovrebbero evitare la somministrazione routinaria di farmaci se non per casi specifici
-
Il monitoraggio elettronico fetale, fatto di routine, deve essere eseguito solo in situazioni mediche particolari selezionare e neltravaglio indotto
-
Si raccomanda di non mettere la donna nella posizione supina durante il travaglio e il parto: si deve incoraggiare la donna a camminare durante il travaglio e a scegliere liberamente la posizioneper lei più adatta al parto.
-
L’uso sistemico dell’episiotomia non è giustificato
-
Il neonato in salute deve restare con la madre ogni volta che le condizioni dei due lo permettono: nessun processo di osservazione della salute del neonato giustifica la separazione dalla madre
-
Si deve promuovere immediatamente l’inizio dell’allattamento persino prima che sia lasciata la sala parto
-
L’allattamento costituisce l’alimentazione normale e ideale del neonato e dà allo sviluppo del bambino basi biologiche ed effetti impareggiabili
-
In gravidanza si raccomanda un’educazione sistematica sull’allattamento al seno, poiché attraverso una educazione e un sostegno adeguato tutte le donne sono in grado di allattare il proprio bambino al seno. Si devono incoraggiare le madri a tenere il bambino vicino a loro e a offrigli il seno ogni volta che il bambino lo richiede. E si raccomanda di prolungare il più possibile l’allattamento al seno e di evitare il complemento di aggiunte.
Questo documento costituisce la base su cui è stata redatta, nel 2006, legge italiana sulla “tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato”.